CARTA DI IMPEGNO ETICO DEL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE
L’Ufficio nazionale per il servizio civile e gli enti che partecipano ai progetti di servizio civile nazionale:
- sono consapevoli di partecipare all’attuazione di una legge che ha come finalità; il coinvolgimento delle giovani generazioni nella difesa della Patria con mezzi non armati e non violenti, mediante servizi di utilità sociale. Servizi tesi a costituire e rafforzare i legami che sostanziano e mantengono coesa la società civile, rendono vitali le relazioni all’interno delle comunità, allargano alle categorie più deboli e svantaggiate la partecipazione alla vita sociale, attraverso azioni di solidarietà, di inclusione, di coinvolgimento e partecipazione, che promuovono a vantaggio di tutti il patrimonio culturale e ambientale delle comunità; e realizzano reti di cittadinanza mediante la partecipazione attiva delle persone alla vita della collettività; e delle istituzioni a livello locale, nazionale, europeo ed internazionale;
- considerano che il servizio civile nazionale propone ai giovani l’investimento di un anno della loro vita, in un momento critico di passaggio all’età; e alle responsabilità; dell’adulto, e si impegnano perciò a far sì che tale proposta avvenga in modo non equivoco, dichiarando cosa al giovane si propone di fare e cosa il giovane potrà; apprendere durante l’anno di servizio civile presso l’ente, in modo da metterlo nelle migliori condizioni per valutare l’opportunità, della scelta;
- affermano che il servizio civile nazionale presuppone come metodo di lavoro “l’imparare facendo”, a fianco di persone più; esperte in grado di trasmettere il loro saper fare ai giovani, lavorandoci insieme, facendoli crescere in esperienza e capacità;, valorizzando al massimo le risorse personali di ognuno;
- riconoscono il diritto dei volontari di essere impegnati per le finalità; del progetto e non per esclusivo beneficio dell’ente, di essere pienamente coinvolti nelle diverse fasi di attività; e di lavoro del progetto, di verifica critica degli interventi e delle azioni, di non essere impiegati in attività; non condivise dalle altre persone dell’ente che partecipano al progetto, di lavorare in affiancamento a persone più; esperte in grado di guidarli e di insegnare loro facendo insieme; di potersi confrontare con l’ente secondo procedure certe e chiare fin dall’inizio a partire delle loro modalità; di presenza nell’ente, di disporre di momenti di formazione, verifica e discussione del progetto proposti in modo chiaro ed attuati con coerenza;
- chiedono ai giovani di accettare il dovere di apprendere, farsi carico delle finalità; del progetto, partecipare responsabilmente alle attività; dell’ente indicate nel progetto di servizio civile nazionale, aprendosi con fiducia al confronto con le persone impegnate nell’ente, esprimendo nel rapporto con gli altri e nel progetto il meglio delle proprie energie, delle proprie capacità;, della propria intelligenza, disponibilità; e sensibilità; valorizzando le proprie doti personali ed il patrimonio di competenze e conoscenze acquisito, impegnandosi a farlo crescere e migliorarlo;
- si impegnano a far parte di una rete di soggetti che a livello nazionale accettano e condividono le stesse regole per attuare obiettivi comuni, sono disponibili al confronto e alla verifica delle esperienze e dei risultati, nello spirito di chi rende un servizio al Paese ed intende condividere il proprio impegno con i più giovani.
Il Direttore dell’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile: dott. Diego Cipriani
Il legale rappresentante dell’Ente: Padre Vittorio Balzarano
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